La Patagonia è la regione più meridionale dell’America del sud e comprende le punte estreme dell’Argentina e del Cile. A parte i rilievi delle Ande, situati nell’area occidentale, il resto della regione è occupata da pianure e steppe. Inoltre, foreste, laghi e i famosi ghiacciai delle Ande occidentali ricoprono buona parte di queste terre lontane.
Cosa vedere in Patagonia?
Un viaggio in Patagonia è un viaggio alla scoperta di una natura selvaggia e di numerosi esemplari di leoni ed elefanti marini, balene, cormorani, pinguini, foche, alpaca. Si parte da Buenos Aires e si prosegue verso sud, si attraversano Puerto Madryn, El Calafate e Ushuaia per ammirare la Riserva Faunistica di Punta Tombo, il Parco Nazionale Torres del Paine e il Parco Nazionale Los Glaciares, solo per citarne alcuni.
La Patagonia comprende anche la Terra del Fuoco, l’arcipelago che sulle mappe forma la punta estrema del Sud America e che è bagnata dai due oceani: Atlantico e Pacifico. Il Parco Tierra del Fuego è ideale da esplorare con una crociera a bordo di una nave, la costa occidentale del Cile è tutta un susseguirsi di fiordi e insenature che ospitano diversi villaggi di pescatori.
La tappa più ambita del viaggio, però, è il Parco Nazionale Los Glaciares dove poter ammirare la magnificenza dei ghiacciai del sud del mondo. All’interno del parco è compreso il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO: il Ghiacciaio Perito Moreno, 250 chilometri quadrati di ghiaccio compatto. Il ghiacciaio si può osservare da vicino sulle passerelle appositamente adibite oppure a bordo dei battelli per un avvicinamento, ancora più entusiasmante, alle pareti del grande colosso.
Quando andare in Patagonia?
Clima
Il clima della Patagonia è prevalentemente oceanico, mentre è nelle estremità meridionali con l’influenza delle correnti antartiche che diventa polare con temperature decisamente molto più rigide. Le stagioni in Patagonia sono invertite rispetto alle nostre, pertanto l’inverno va da giugno ad agosto e l’estate da dicembre a marzo. I venti caratterizzano fortemente queste terre lontane, rendendole aride e ostili per molte specie vegetali, e per questo motivo il territorio si presenta prevalentemente stepposo. Fa eccezione la zona occidentale della regione, dove le umide correnti provenienti dal Pacifico offrono abbondanti precipitazioni – di carattere nevoso durante i mesi freddi dell’inverno – che rendono le terre del Cile ricche di laghi e foreste per l’abbondanza di umidità.
Le temperature tendono a scendere spostandosi verso sud, mentre rimangono su valori accettabili al nord. Spingendosi verso la Terra del Fuoco, infatti, le temperature si avvicinano spesso allo zero termico durante la notte e nei mesi invernali – tra giugno e agosto – anche durante il giorno. Le precipitazioni cadono costanti tutto l’anno al sud, ma non sono abbondanti e non presentano picchi stagionali. Al contrario di quanto si possa immaginare, il freddo in Patagonia non è eccessivo ma la sua percezione è più acuta per la presenza costante dei venti.
Il periodo migliore per visitare la Patagonia è il nostro inverno tra novembre e marzo, per godersi i paesaggi verdeggianti e le temperature miti. Non è da escludere però un viaggio in Patagonia anche durante la nostra estate, per provare un’esperienza più autentica tra le steppe innevate della Terra del Fuoco e l’avvistamento delle balene con i loro piccoli che raggiungono le acque del Golfo Nuevo da luglio fino a dicembre, con un picco tra settembre e ottobre.
Per maggiori dettagli sulle precipitazioni e temperature medie consulta i seguenti dati.